Il bel volto sincero dell’onorevole Scandroglio |
Da quali pulpiti vengono le prediche…
Clini, ancora lui, nel video finale…
”Il decreto legge sull’Ilva va approvato con la massima celerità, per garantire la continuità produttiva dello stabilimento di Taranto e degli altri stabilimenti, tra cui quello di Genova”. Lo dichiara in una nota Michele Scandroglio, deputato Pdl, membro della commissione Lavoro della Camera.
Il decreto, pubblicato sulla «Gazzetta Ufficiale» dello scorso 3 dicembre dopo la firma del presidente Giorgio Napolitano, è stato già approvato in commissione alla Camera nei giorni scorsi ed emendato in alcuni punti. E’ stata infatti introdotta tutta una parte che attiene le misure di prevenzione e protezione della salute della popolazione più esposta agli effetti dell’inquinamento. In particolare, all’articolo 1 del decreto è stato aggiunto che «il ministro della Salute riferisce annualmente alle commissioni parlamentari sullo stato di salute della popolazione coinvolta, sulle misure di cura e prevenzione messe in atto e i loro benefici».
E ancora, riprendendo la metodologia della legge regionale della Puglia dello scorso luglio che ha introdotto la Vds, la Valutazione di danno sanitario per l’inquinamento dei poli industriali di Taranto e Brindisi, nel decreto legge ora si afferma che in tutte le aree degli stabilimenti industriali cui si applicano le norme (quelli ritenuti strategici per l’economia nazionale e con occupazione superiore ai 200 addetti) le Asl e le Arpa locali «devono congiuntamente redigere, con aggiornamento almeno annuale, un rapporto di valutazione del danno sanitario (Vds) anche sulla base del Registro tumori regionale e delle mappe epidemiologiche sulle principali malattie a carattere ambientale».
”Anche noi – sottolineano in una nota – amiamo i nostri figli. Vogliamo la salute; vogliamo il lavoro”. Sarebbero 500 le microimprese interessate con 600 lavoratori dipendenti.
I miglioramenti in materia sanitaria apportati dalle competenti Commissioni al testo originale del decreto legge, seppure apprezzabili, si riferiscono unicamente alla gestione dell’emergenza sanitaria tarantina, mancando di una visione strategica e di ogni approccio in termini di prevenzione.
Tra i tanti punti negativi, sono sette quelli che ci allarmano particolarmente.
Anzitutto, lede la gerarchia dei diritti garantiti dalla Costituzione Italiana, subordinando la tutela della salute, dell’ambiente, del diritto a un lavoro salubre, sicuro e dignitoso alle esigenze della produzione industriale.
In secondo luogo, viola l’art. 41 della Costituzione, che individua nel divieto di recare danno alla sicurezza, libertà e dignità umana limiti invalicabili all’esercizio dell’iniziativa economica privata.
Vanifica gli effetti di provvedimenti legittimamente adottati dalla Magistratura, travalicando pericolosamente le attribuzioni dell’Esecutivo ed incrinando, di conseguenza, l’equilibrio istituzionale, i principi che connotano la funzione giurisdizionale e la separazione dei Poteri, le fondamenta stesse dello Stato di Diritto.
Vedete un pò…
- Tagli alla politica e controllo delle spese regionali – Assente
- Disegno di legge di bilancio – Assente
- Legge di stabilità 2013 – Assente
- Tagli alla politica e controllo delle spese regionali – Assente
- Ddl anticorruzione – Ddl 4434-B – voto finale – Assente
- Decreto salute – Ddl 5440-A/R – voto finale – Assente
- Trasferimento dei marò italiani condannati in India per l’uccisione di due pescatori – Assente
- Delega al Governo recante disposizioni per un sistema fiscale più equo, trasparente e orientato alla crescita – Ddl 5291-A – voto finale – Assente
- Legge comunitaria 2012 – ddl 4925-A – voto finale – Assente
- Affidare la certificazione dei finanziamenti ai gruppi parlamentari a società esterne – Favorevole
- Assestamento di bilancio 2012 – ddl 5325-A – voto finale – Assente
- Rendiconto dello Stato 2011 – ddl 5324 – voto finale – Assente
- Risanamento ambientale e riqualificazione del territorio della città di Taranto – Ddl 5423 – voto finale – Assente
- Spending review – Astenuto
- Decreto sviluppo – Assente
- Trattato di istituzione del MES – Assente
- Trattato sul Fiscal Compact – Assente
- Riordino dei contributi all’editoria – Ddl 5322 – voto finale – Assente
- Partecipazione italiana alla missione di osservatori militari delle Nazioni Unite in Siria – Ddl 5287 – voto finale – Astenuto
- Riforma del mercato del lavoro – Ddl 5256 – voto finale – Astenuto
- Riordino della protezione civile – Ddl 5203-A – voto finale – Favorevole
- Ddl Anti-corruzione – Ddl 4434-A ed abb. – voto finale – Assente
- Riduzione rimborsi elettorali – Assente
Ma si sa, il pulpito peggiore è sempre quello del ministro Clini.
In assoluta (e singolare coincidenza) con le recentissime denunce del sempre gagliardo Matacchiera, del “Fondo antidiossina”, nume tutelare delle azioni e delle indagini antinquinamento a Taranto.
La prima sei giorni fa. Ecco qui qualche estratto:
Il passaggio del tornado del 28 novembre scorso, oltre ad aver causato danni ingentissimi alle cose materiali di tantissimi cittadini e della stessa acciaieria, potrebbe aver causato un danno sanitario ancora più rilevante se si confermasse che sulla sua traiettoria abbia trovato, così come sembra, la zona adibita a discarica del siderurgico, denominata “Mater Gratiae” che, come è noto, è ubicata all’interno della stessa area industriale, sempre di proprietà Ilva s.p.a.
La discarica in questione è anche a pochissima distanza dal popolatissimo Comune di Statte, anch’esso particolarmente colpito dal tornado, come ormai tutti tristemente sappiamo. Il fatto scaturisce dall’acquisizione e dalla visione di un ‘video-shock’ che e’ stato diffuso, in data 15 dicembre, attraverso la pagina web di una redazione giornalistica.
La seconda, oggi, riguarda le discarica interna all’ILVA, mater gratie, di cui questo afferma:
«Oggi, 17 dicembre, alle ore 09,15, in qualità di libero cittadino e di presidente della Onlus “Fondo Antidiossina”, ho depositato, presso gli uffici della Digos di Taranto, un nuovo esposto, relativo al presunto pericolo da amianto in area Ilva e nella discarica denominata “Mater Gratiae»: è quanto dichiara Fabio Matacchiera in un comunicato.
Sentite che dice in un video estratto dal telegiornale di RAINEWS, girato a Bruxelles questa mattina.
Un nuovo decreto legge che riguarda le discariche illegali.
Presenta la vicenda come fosse “generale” e generata dal richiamo della UE, che sarebbe sul punto di multare per 56 milioni di euro l’Italia (e altri 46 ogni sei mesi).
Ecco quindi l’esigenza di una nuova “misura urgente che ci consenta di gestire il processo di risanamento”: